mercoledì 21 novembre 2012

A vela con Carlotta

La crociera con velisti a miglia zero.
A tutti gli armatori, credo, sarà capitato di trovarsi a veleggiare o per una giornata o per una crociera più lunga con velisti alle prime armi o del tutto inesperti (a miglia zero), siano essi mogli/mariti, fidanzati, amici o conoscenti.
In questi casi per esperienza personale la vita di bordo e la conduzione della barca possono diventare anche esasperanti tanto da condizionare il futuro nautico del novello velista e la serenità della crociera stessa.
Negli anni sono diventato una sorta di esperto dell' argomento avendo avviato alla vela molti amici a miglia zero e soprattutto la mia dolce mogliettina.  Questo perché sono diventato proprietario di una barca molto giovane (io, non la barca) e non avendo mai frequentato un centro velico mi so trovato a portare in barca con me ogni sorta di amico (montanari, ciclisti,  calciatori ecc).
All' inizio avevo adottato la tattica del "faccio tutto io" che però mi sfiniva di fatica e spesso annoiava i passeggeri relegandoli ad ospiti tipo crociera msc ma senza servizio e casinò. . Poi piano piano si è sviluppato in metodo più coinvolgente che ha trasformato poco alla volta, inconsapevolmente,  gli ospiti in pseudo marinai facendogli acquisire competenze veliche e doti marinare con molta soddisfazione da ambo le parti.
Caso emblematico quello di Carlotta che è passata da frasi tipo "non ci vengo più" e "odio la barca" a frasi tipo "che bella giornata" e "quando usciamo di nuovo?".
Ho deciso così dopo varie letture (ora terraferma sailor di Francesco Lanzi marinaiditerraferma.blogspot.it) di provare a scrivere una sorta di romanzo/manuale (senza troppe pretese) per trasmettere queste mie esperienze miglia zero a chi come me si trova spesso in crociera con aspiranti velisti (mogli prendisole,  amici Compagnoni eo passeggeri occasionali).
Non me ne voglia Ka mia bella mogliettina ma diventerà lei l' esempio di questo discernere.
W la vela

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