Può la barca vela essere un mezzo per migliorare la comunicazione e i rapporti familiari?
Generalmente quando si pensa alla famiglia in barca a vela si pensa si a belle immagini di persone sorridenti, bambini che si tuffano in mare, giochi e relax immersi in scenari mozzafiato e in acque cristalline. Ma questo è solo un aspetto propagandistico della vela e spesso la realtà è differente.
Nella fattispecie la barca a vela regala alle famiglie poco relax e molti pensieri e discussioni.. Ma questo è un aspetto più legato al possedere una barca piuttosto che al viverla.
Ritorniamo allora alla domanda iniziale: Può la vela essere un collante per la famiglia?
Io e Carlotta crediamo di si! Ma come?
Facciamo un passo indietro..
Io sono un appassionato di vela e di mare e quello che mi affascina di questo mondo è il contatto con la
natura, il mettersi alla prova e soprattutto il fatto che quando veleggio vengono fuori le mie reali
emozioni e che quando siamo in equipaggio tutti lavoriamo per un solo scopo comune, e pur esistendo in barca le varie regole e gerarchie, tutti ci sentiamo appartenenti a qualcosa di
comune e condiviso.
Carlotta è una formatrice specializzata nella tecnica dell' outdoor, metodica che si svolge all'aperto, immersi nella
natura e dove i partecipanti vengono coinvolti in un esperienza che ne esalta le abilità e le
emozioni e dove si facilita l'appartenenza ad un gruppo al fine di raggiungere un obiettivo
comune.
Quindi barca ed outdoor hanno molti punti in comune ed infatti spessissimo la barca a vela viene utilizzata dai trainer come scenario ideale per queste esperienze. Solo che questa tecnica generalmente è rivolta ad aziende e a team di lavoro con lo scopo di affinare le capacità comunicative, di relazione e di lavoro di gruppo.
Ma a pensarci bene la famiglia è come una micro azienda dove al posto dei colleghi ci sono i parenti, al posto del direttore generale ci sono i genitori e al posto dei dipendenti i figli. Se ci pensiamo bene in famiglia come in azienda ci sono obiettivi da raggiungere come mandare i figli all'università, cambiare la macchina o molto più semplicemente essere felici.
Quello che io e Ka abbiamo voluto fare è stato pensare di adattare la tecnica outdoor e la barca a vela per progettare un esperienza che fosse adatta ad una famiglia e che avesse come obiettivo la comunicazione tra gli individui. Infatti in tempi cupi come questi spesso lo stress, gli impegni e il lavoro portano via sempre più tempo alla comunicazione tra i componenti della famiglia e spesso questo è alla base di litigi ed incomprensioni.
Quello che abbiamo fatto è stato progettare una giornata di vela molto particolare (non rivelo i dettagli) che ha portato i partecipanti a confrontarsi tra loro ed a raggiungere un alto livello di comunicazione, che a loro dire, è stato molto positivo e li ha portati ad iniziare un percorso di riavvicinamento e ad affinare i loro momenti insieme.
Cavie del nostro esperimento sono stati Chiara e Andrea ai quali va tutto il nostro affetto e la nostra gratitudine.
Non so se questa attività sfocerà in un lavoro o se rimarrà un semplice diletto, so solo che ci siamo divertiti un mondo e che sicuramente ripeteremo l'esperienza con chi vorrà sperimentarla.
W la vela e w la famiglia